
La nostra storia
La storia delle mura che oggi ospitano il Bar Motta affonda
le sue radici nel XIX secolo, in un contesto fortemente
legato alla vita commerciale del Lago di Como.
In origine, la struttura faceva parte del patrimonio della
famiglia Viscardi, nobili locali e proprietari di una torre
e del castello adiacente. Nel 1878 (secondo alcune fonti
nel 1876), la torre crollò. I ruderi vennero successivamente
acquistati dagli antenati degli attuali proprietari, che li
adibirono a magazzino. All’epoca, la famiglia era attiva nel
trasporto merci sul lago tramite comballi, tipiche imbarcazioni a vela.
Il sito divenne presto un punto di riferimento per il
commercio locale: qui si acquistavano beni di prima
necessità e materiali. Considerata la distanza che molti clienti dovevano percorrere, era consuetudine fermarsi
per rifocillarsi o pernottare prima del viaggio di ritorno.


Spinta dallo sviluppo delle attività commerciali, la famiglia procedette alla ricostruzione della parte superiore della torre, realizzando un ampio salone al primo piano e diversi alloggi ai piani superiori. Nacque così la “Trattoria Barelli”, che in breve tempo divenne un punto di riferimento per l’intera provincia.
Negli anni ’50, in seguito al matrimonio tra Amilcare e Angelina, si scelse di chiudere l’attività ricettiva per convertire i piani superiori ad abitazione privata, segnando così una nuova fase nella storia dell’edificio.
Oggi, lo spirito di accoglienza e tradizione che ha caratterizzato questa struttura nel corso dei decenni continua a vivere nel Bar Motta, un luogo dove passato e presente si incontrano in un’atmosfera autentica e ricca di storia
Nel secondo dopoguerra, in un contesto di forte ripresa economica, anche il modo di vivere il tempo libero e la ristorazione subì importanti trasformazioni. Il cosiddetto "boom economico" contribuì a modificare le abitudini delle famiglie del Lago di Como e della Valle: sempre più persone iniziarono a preferire il ristorante alla trattoria, quest’ultima percepita come più popolare e legata a un passato rurale.
Il ristorante divenne simbolo di modernità e di elevazione sociale, un luogo dove celebrare eventi importanti o semplicemente affermare un nuovo stile di vita. Questo cambiamento nei costumi segnò un’evoluzione anche per la storica Trattoria Barelli, che si trovò a fare i conti con un contesto in rapida trasformazione.
Fu proprio in questo scenario che prese forma, nel tempo, una nuova visione dell’ospitalità, destinata a confluire nell’identità odierna del Bar Motta

Con l’evoluzione del gusto e delle abitudini sociali, anche l’attività della Trattoria Barelli iniziò ad affrontare un periodo di declino. In quegli anni, lo zio Umberto – fratello del nonno e cuoco di professione – si trasferì a Roma per intraprendere una carriera culinaria di alto profilo. La sua partenza rappresentò un punto di svolta. I nonni decisero quindi di chiudere la trattoria e intraprendere una nuova direzione, trasformando l’attività in un bar.
In questa fase nacque la collaborazione con la storica azienda Motta, all’epoca unico fornitore di prodotti da bar sul territorio. Il locale venne inaugurato sotto il nome “Motta”, e a suggello della partnership, fu installata una delle prime insegne luminose della zona con la dicitura “Prodotti Motta” – un simbolo di modernità e innovazione per l’epoca.


Purtroppo, nel 1978, un’improvvisa malattia del nonno e le difficoltà nella gestione dell’attività portarono alla cessione della licenza. Da quel momento si susseguirono diverse gestioni, fino al 2015, anno in cui la famiglia Barelli ne riacquistò la titolarità, riportando la storia del locale alle sue origini.
Oggi, il Bar Motta continua la sua attività con rinnovato impegno e passione, nel rispetto della tradizione e con uno sguardo rivolto al futuro. A guidarlo sono Miranda, Fabio, Dario e Moreno: la quinta generazione della famiglia Barelli che abita ancora oggi le antiche mura della torre, divenuta simbolo identitario del bar e rappresentata nel suo logo
.
